Saggio breve sull’ Umanesimo

florence_noframeSaggio breve artistico-letterario

L’ UOMO NUOVO

Con il termine “Umanesimo” si intende il movimento intellettuale che pone le sue radici nel XIV secolo e fiorisce nel successivo, sviluppandosi in Italia ed in particolare a Firenze.
Il movimento è basato sulla riscoperta della classicità mediante la trasmissione ed una nuova lettura ed interpretazione degli autori antichi, dai quali gli umanisti traggono un modello non solo artistico, ma anche e soprattutto spirituale: il patrimonio culturale classico viene ricostruito per poterlo comprendere nel suo significato originario. Inoltre, con l’ Umanesimo si elabora una nuova visone dell’uomo che esalta la centralità dell’esperienza umana ad ognuno dei suoi diversi livelli: la spiritualità, la filosofia,la politica, l’ arte…

Una spiegazione della superiorità dell’essere umano rispetto al resto della natura è fornita da Giannozzo Manetti: “Questo animale razionale, provvido e sagace, aveva appunto un corpo molto più nobile delle bestie, con cui pure sembrava convenire, rispetto alla materia, poiché era ben più atto ad operare, a parlare e ad intendere, funzioni di cui quelle invece erano prive. E così poteva ugualmente considerarsi più egregio non solo dei venti e delle stelle, cose del tutto prive di senso, ma anche dei pesci e degli uccelli, che sono animali” (De Dignitate et excellentia hominum, Giannozzo Manetti, 1451-1452).

Si diffonde poi l’ ideale dell’uomo faber, ossia costruttore del mondo che lo circonda, nonché artefice del proprio destino, poiché degno, intelligente e capace di studiare, rappresentare e addirittura plasmare la realtà attraverso le lettere e, in particolare, le arti: “Il pittore è padrone di tutte le cose che possono cadere in pensiero all’ uomo, perciocchè s’ egli ha desiderio di vedere bellezze che lo innamorino, egli è signore di generarle, e se vuol vedere cose mostruose che spaventino o che sieno buffonesche e risibili, o veramente compassionevoli, ei n’è signore e creatore. E se vuol generare siti deserti, luoghi ombrosi o freschi ne’ tempi caldi, esso li figura, e così luoghi caldi ne’ tempi freddi. Se vuol valli, il simile; se vuole dalle alte cime di monti scoprire gran campagna, e se vuole dopo quelle vedere l’ orizzonte del mare, egli n’è signore; e così pure se dalle basse valli vuol vedere gli alti monti o dagli alti monti le basse valli e spiaggie. Ed in effetto ciò che è nell’ universo per essenza, presenza o immaginazione, esso lo ha prima nella mente, poi nelle mani, e quelle sono di tanta eccellenza, che in pari tempo generano una proporzionata armonia in un solo sguardo qual fanno le cose.” (Trattato della pittura, Leonardo Da Vinci, 1500 circa).

Inoltre con l’ Umanesimo muta il concetto di opera d’ arte, che viene interpretata non più come una semplice riproduzione della realtà, ma come il frutto dell’ immaginazione dell’ artista, e la concezione dell’ artista stesso, alle cui attività viene riconosciuto un carattere pienamente intellettuale. Un esempio di artista d’ avanguardia cui si deve fare riferimento è Leon Battista Alberti: “Esemplare della generazione nuova affacciatasi alla vita e agli studi ai primi del Quattrocento è Leon Battista Alberti […] si trovò a dover costruire la sua vita da solo, con scarsi appoggi esterni, senza una sede prestabilita, ma non senza il peso e lo stimolo della sua origine fiorentina e dell’ antica prosperità e grandezza della sua famiglia. Ne risultò una vita mirabile per varietà e controllata intensità di esperienze, per la tenacia e la grandiosità del lavoro, di un lavoro tutto intento a creare disegnando, calcolando e scrivendo, nelle parole e nelle cose, una monumentalità artificiosa, esatta e compatta […] con una fiducia in sé assoluta e con una spregiudicatezza e risolutezza nella scelta e nell’ impiego sperimentale dei mezzi espressivi, dell’una e dell’ altra lingua, che non ha forse riscontro nella tradizione letteraria italiana né prima né poi. Non a torto, nella vita e nell’ opera dell’ Alberti si è vista l’ impronta dell’ uomo nuovo, dell’ artista e umanista laico, signore del suo mondo, capace di rappresentare e giudicare e modificare la realtà in ogni suo aspetto, anche umile.” (Chierici e Laici, in Geografia e storia della letteratura italiana,Carlo Dionisotti, 1967).

La nuova centralità dell’ uomo sviluppatasi con l’ Umanesimo comportò un progresso decisivo non solo nella produzione artistica e letteraria, ma anche in diversi ambiti del sapere e nella formazione della cultura italiana ed europea.

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